Gian Mario Villalta – Vanità della mente

Incontro con Gian Mario Villalta

giovedì 19 maggio 2011

Pordenone, Convento S. Francesco, ore 20,45

L’associazione la cifra organizza giovedì 19 maggio 2011, alle 20,45, al Convento di S. Francesco, un incontro con Gian Mario Villalta che in una conversazione con Antonella Silvestrini parlerà del suo ultimo libro di poesia Vanità della mente (Mondadori).

“Il primo dato che emerge, e di evidente efficacia, nell’intero percorso di questo libro, è la vitalissima varietà di temi che lo compone. Gian Mario Villalta lavora su tracce di realtà legate all’esperienza e alla riflessione, racconta l’amore e osserva il paesaggio nel suo mutare, descrive la domestica gioia della festa ed esprime il dolore legato agli affetti. Tocca vertici di nitida asciuttezza lirica nelle splendide pose sui piccoli animali, dove circola un senso acuto di pietà, di fronte all’orrore e alla crudeltà di cui questi esseri sono vittime. Eppure, se varia, aperta è la materia di questo suo libro, Villalta riesce a mantenere, pagina dopo pagina, una sicura coerenza interna per almeno due ragioni. La prima è nella radice di verità in fondo comune a figure ed eventi che si avvicendano sulla scena: vale a dire la loro strenua, irrinunciabile (o ineluttabile), piena appartenenza alla terra, alla loro terra, e comunque, a una terra “inondata di cielo”. E a quella terra, in effetti, sembra appartenere anche quella lingua dialettale, quel dialetto veneto a cui Villalta torna in una sorta di corposo intermezzo proprio nel cuore della raccolta. Ma Vanità della mente è un libro unitario e coerente anche per una seconda, decisiva ragione, e cioè per la felice medietà stilistica su cui si costruisce, per l’impeccabile decoro della pronuncia di un poeta che sa fare della sua affabile discrezione un carattere essenziale, pur nell’interna inquietudine che ne increspa la superficie, o, come lui stesso suggerisce, “nel montaggio febbrile dei dettagli”. Ne scaturisce dunque un’opera di solido impianto e di sottile saggezza, e insieme di incantevole delicatezza, nella profonda trasparenza dei toni” (dalla quarta di copertina).

Gian Mario Villalta è nato nel 1959 a Pasiano (PN), vive e lavora a Pordenone: insegna in un liceo ed è direttore artistico della manifestazione letteraria pordenonelegge.it.

Ha pubblicato i libri di poesia: Altro che storie!, Campanotto 1988; Vose de Vose/Voce di voci, Campanotto 1995 (ristampato nel 2009); Vedere al buio, Sossella 2007.

Numerosi gli studi e gli interventi critici su rivista e in volume: tra questi i saggi La costanza del vocativo. Lettura della “trilogia” di Andrea Zanzotto, Guerini e Associati 1992; Il respiro e lo sguardo. Un racconto della poesia italiana contemporanea, Rizzoli 2005, e ha curato i volumi: Andrea Zanzotto, Scritti sulla letteratura, Mondadori 2001 e, con Stefano Dal Bianco, Andrea Zanzotto, Le Poesie e prose scelte, “I Meridiani” Mondadori 1999.

Nel 2009 il non-fiction Padroni  a casa nostra, Mondadori.

Il suo primo libro di narrativa, Un dolore riconoscente, è uscito presso Transeuropa nel 2000. Poi sono venuti i romanzi Tuo figlio, Mondadori 2004 e Vita della mia vita, Mondadori 2006.

L’incontro è organizzato in collaborazione con FriulAdria Crédit Agricole, Palazzetti, Quorum, Tici, Tipolitografia Martin, Libra e Regìa comunicazione per l’impresa.