L’associazione la cifra si propone di organizzare avvenimenti artistici e culturali all’insegna della libertà intellettuale, dell’intersettorialità e dell’internazionalismo, senza vincoli ideologici o conformistici.

Nel 2020 si è avviato il progetto triennale dedicato a La rivoluzione della parola.

Il concetto di rivoluzione trae con sé la convinzione che il nuovo possa emergere solo ed esclusivamente a condizione che il vecchio venga abbattuto. Ogni fantasia di cambiamento poggia sull’assunto che il futuro debba necessariamente contrapporsi al passato. In una dinamica circolare tra vittima e carnefice, il concetto di rivoluzione continua a essere strettamente legato a quello di sacrificio, con la conseguenza che nuovi stereotipi soppiantano i vecchi.

La rivoluzione della parola, invece, non è un concetto, non si fonda su contrapposizioni, è quel processo linguistico di valorizzazione in cui la novità è assoluta e non rientra in una logica di riscatto o differenziazione. La responsabilità di ciascuno è necessaria affinché l’esperienza non sia vanificata e la storia non si ripeta. Questo vale sia nella scena politica sia nella storia familiare: ovvero nella vita di ciascuno. È con l’audacia di percorrere strade nuove che si gioca la partita per un’altra qualità e un’altra libertà.