Anatolij Krym – La scrittura della felicità

Incontro con Anatolij Krym – La scrittura della felicità

13 novembre 2012, ore 20,45
Ridotto del Teatro Verdi – Pordenone

Uno dei maggiori scrittori ucraini contemporanei, drammaturgo e a lungo segretario dell’Unione degli scrittori. Attento indagatore del difficile rapporto fra potere e libertà, testimone essenziale in un momento in cui l’Ucraina deve riconteggiare le schede elettorali per irregolarità e l’ex premier Yulia Timoschenko rimane in carcere. Si tratta di Anatolij Krym, autore dei libri Racconti intorno alla felicità ebraica (Spirali) e Il testamento del donnaiolo illibato (in uscita nelle prossime settimane per Spirali), che lo scrittore presenterà a Pordenone martedì 13 novembre al Ridotto del Teatro Verdi, alle 20,45, in un incontro dal titolo “La scrittura della felicità”. L’appuntamento è organizzato dall’associazione La cifra con l’importante collaborazione del Teatro Comunale Giuseppe Verdi, del Comune di Pordenone e di Friuladria Crédit Agricole. Oltre all’autore, interverranno Elena Corti, traduttrice di Krym e profonda conoscitrice dell’ambiente culturale e letterario di matrice russa, e Antonella Silvestrini presidente dell’associazione la cifra. L’avvenimento sarà arricchito dalla lettura di racconti e di brani tratti  dalle  pièce teatrali dell’autore, a cura dell’attrice Viviana Piccolo.
Nato nel 1946 a Vinnica, in Ucraina, Krym ha compiuto gli studi superiori presso la facoltà di drammaturgia dell’Istituto di letteratura Maksim Gor’kij di Mosca. È drammaturgo di successo e sceneggiatore molto noto in Europa centrale: in Ucraina, in Russia e in Polonia vengono continuamente riproposte le sue pièce teatrali. È anche eccellente romanziere. Dal 2004 è segretario dell’Unione degli scrittori dell’Ucraina e consulente del Comitato per la cultura e la spiritualità del Consiglio supremo dell’Ucraina.
Le opere di Krym proseguono la lezione della letteratura russa dell’Ottocento; eppure nel suo teatro emerge un profondo legame con la tradizione teatrale italiana della commedia dell’arte. I suoi testi affondano le radici nella cultura ebraica in cui ironia e umorismo sospendono ogni traccia di rigido realismo e dissipano la tragedia. Circostanze estreme che mai pesano ma raggiungono la leggerezza e la tranquillità proprie del fare e dello scrivere. Tutt’altro che benessere o edonismo, la felicità risulta l’approdo della scrittura della vita.
L’incontro gode del sostegno e del contributo di Palazzetti, Costam, Tici, Tipolitografia Martin, Libra e Regìa comunicazione per l’impresa.
L’ingresso è libero.

Per informazioni è possibile telefonare allo 0434-208157, scrivere a lacifra@virgilio.it o visitare il sito www.pordenone.cifrematica.com