La donna senza stereotipi e la società libera

20 marzo 2024

Incontro con Antonella Silvestrini

Atrio del teatro del Centro Culturale Aldo Moro, Cordenons ore 20.45

Parlare delle donne, in questa epoca e nel nostro contesto sociale, sembra quasi un voler tirare in ballo​ questioni già discusse e risolte da tempo. Grazie a importanti battaglie, le donne hanno conquistato pari​ diritti e potenzialmente possono accedere a qualsiasi lavoro e ambito di ricerca, sono ammesse nei consigli​ di amministrazione, fanno carriera politica. In altri termini possono trovare il modo per esprimersi e​ realizzare i propri talenti. Ma esplorare davvero la “questione donna” comporta andare oltre il tema delle​ pari opportunità o dell’eguaglianza sociale e verificare in che modo possa risultare​ occasione di nuove​ acquisizioni per ciascuno, uomo o donna che sia. Ammettere la differenza è la prerogativa della modernità:
in ciascun paese il livello di elaborazione della “questione donna” dice​ a che punto è la battaglia per la​ civiltà. Questo perché il concetto di potere nella sua accezione totalitaria si basa sempre sul modello sociale​ vittima-carnefice.
Il potere da sempre si nutre dell’idea che ci sia un soggetto forte,​ dominante, e un soggetto debole,​ sottomesso, e da secoli la donna è stata considerata il soggetto debole funzionale a questa
rappresentazione che, in qualche modo, garantisce la stabilità sociale. Le sante, le mistiche e le streghe​ hanno costituito un ostacolo​ all’establishment, un'obiezione al sistema che si definisce sul​ concetto dei​ ruoli: quello “naturale” della donna sarebbe di supporto alla genealogia a garanzia del funzionamento​ sociale. Da qui il​ conflitto che porta la società a riproporre a tutti i livelli, e in tutti gli​ ambiti, la dinamica del​ potere e della prevaricazione sull’altro a partire dal controllo sulla differenza.
Rimane da chiedersi se, e in quale modo, tra le mura domestiche, al​ lavoro, nelle relazioni e nelle numerose​ circostanze quotidiane,​ contribuiamo a quel processo di civiltà che facilmente ci auspichiamo​ e esigiamo​ per altri o, al contrario, se alimentiamo l’asfissia sociale indugiando in vecchi cliché o pregiudizi.
L’incontro dal titolo La donna senza stereotipi e la società libera è​ organizzato dall’associazione La cifra​ tenuto da Antonella Silvestrini e si svolgerà nell’Atrio del teatro del Centro Culturale Aldo Moro in via​Traversagna 4 a Cordenons a partire dalle ore 20.45.
Per la realizzazione dell’iniziativa si ringrazia il Comune di Cordenons per il patrocinio e gli sponsor
ACADEMY Formazione per le aziende, Palazzetti, Tipolitografia Martin, PMi PROJECT MOLDING
IDEAS, regia COMUNICAZIONE PER L’IMPRESA.
L’ingresso è libero
Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare allo 0434​ 208157, scrivere a
associazionelacifra@gmail.com o visitare il sito www.pordenonecifrematica.com