IL MARTELLO DELLE STREGHE. LE DONNE, LA DISSIDENZA, L’INQUISITORE
Mercoledì 22 ottobre alle ore 18,30 nella Sala Conferenze della Torre di Santa Maria a Udine,
Antonella Silvestrini, psicanalista e presidente dell’Associazione la cifra, e
Angelo Floramo, scrittore e storico, interverranno in un incontro dal titolo Il
martello delle streghe. Le donne, la dissidenza, l’inquisitore.
L’evento, organizzato dall’Associazione la cifra, sarà l’occasione per presentare il
libro Il martello delle streghe. La sessualità femminile nel “transfert” degli
inquisitori di Heinrich Institor (Kramer) e Jacob Sprenger nella recente riedizione
della casa editrice Spirali.
Nel 1484, papa Innocenzo VIII autorizzò, con la bolla Summis desiderantes
affectibus, i domenicani Heinrich Institor (Kramer) e Jacob Sprenger a ricercare e
quindi “punire, incarcerare e correggere” le persone colpevoli di stregoneria. Nel
1486 i due dominicani diedero alle stampe Il martello delle streghe (Malleus
maleficarum) per spiegare le ragioni teoriche e le procedure da adottare nella
caccia alle streghe.
Gli autori, per onorare il titolo dell’opera, demolirono a colpi di martello tutte le
opinioni contrarie reinterpretando a loro beneficio i testi canonici e i brani biblici. Si
scagliarono, in particolar modo, contro le donne colpevoli di lasciarsi sedurre dal
diavolo.
Il Malleus maleficarum riassume le fantasmatiche, le accuse, le illazioni che nei
secoli sono state il baluardo contro la donna, ma anche contro la differenza,
l’anomalia, la follia, lo straniero, l’altro e tutto ciò che non confermerebbe
l’omologazione sociale.
Gli eventi politici e le questioni che ciascun giorno incontriamo nel lavoro, nella
famiglia, nelle relazioni rendono questo testo ancora oggi attuale.
In nome della via facile la tentazione è quella di gestire la difficoltà, il disagio e
l’anomalia avvalendosi del pregiudizio che consentirebbe di incasellare,
categorizzare e “mettere tutto al proprio posto”. Si diventa così giudici degli altri e di
se stessi riproponendo, seppur in altre forme, le modalità degli inquisitori di un
tempo.
Ancora oggi la dissidenza desta paura e induce ad addomesticarla per ricondurre
chi la introduce a un pensiero unificante e lineare garante del potere sull’altro.
Constatare che la vita non è lineare ma procede dalla contraddizione e si avvale
della differenza è una chance per approdare alla salute e alla riuscita, per giungere
alla valorizzazione del proprio itinerario e del proprio progetto di vita che non
necessita di alcun conformismo.
Angelo Floramo, nato a Udine nel 1966, insegna Storia e Letteratura al Magrini
Marchetti di Gemona. Medievista per formazione, ha pubblicato molti saggi e
articoli specialistici, collabora con diverse riviste nazionali ed estere; dal 2012
collabora con la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli in veste di
consulente scientifico. Per BEE ha pubblicato Guarneriana Segreta , L’osteria dei
passi perduti, La veglia di Ljuba, Il fiume a bordo, Come papaveri rossi, Vino e
libertà e Breve storia sentimentale dei Balcani (2024). A gennaio 2024 è stato
insignito del Premio Nonino Risit d’Aur.
Antonella Silvestrini vive e lavora a Pordenone. Si occupa di psicanalisi e
cifrematica, tiene conferenze e corsi di formazione. È presidente dell’associazione
“la cifra”, organizza dibattiti culturali e eventi artistici. È curatrice del festival Piano
City Pordenone. Ha pubblicato articoli e saggi nelle riviste e negli Atti dei congressi
della casa editrice Spirali. Nel 2022 ha pubblicato per la casa editrice Edizioni Ets il
libro La festa della parola. Le fiabe di Giovan Battista Basile.
Per la realizzazione dell’iniziativa si ringraziano Academy – Formazione per le
aziende, Palazzetti, PMI, Tipolitografia Martin e Regìa comunicazione per l’impresa.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al n. 0434 208157, scrivere a
associazionelacifra@gmail.com o visitare il sito www.pordenonecifrematica.com.
