Robert lévy – L’infantile in psicanalisi. La costruzione del sintomo del bambino

Incontro con Robert lévy – L’infantile in psicanalisi. La costruzione del sintomo del bambino

LA PSICANALISI
E L’INVENZIONE
DEI BAMBINI

Incontro con

ROBERT LÉVY
Psicanalista – Parigi

IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO
L’infantile in psicanalisi. La costruzione del sintomo del bambino. (ETS)

giovedì
23 febbraio 2017
ore 20,45

Interventi di
Alessandra Guerra
Antonella Silvestrini

Sala “Teresina Degan”
Biblioteca Civica
Pordenone

Nell’ambito del progetto La società nuova.
Nonostante la sempre più dilagante paura del disagio infantile, sono proprio i sintomi il modo in cui i bambini introducono la parola nell’esperienza dei genitori. Ecco perché invece che essere demonizzato, il sintomo va valorizzato. Lo dimostra l’esperienza trentennale dello psicanalista francese Robert Lévy trasposta nel libro “L’infantile in psicanalisi. La costruzione del sintomo del bambino” pubblicato in Italia dalle Edizioni ETS. L’autore presenterà il saggio a Pordenone nella sala Degan, giovedì 23 febbraio alle 20,45, in occasione dell’incontro “La psicanalisi e l’invenzione dei bambini”, organizzato dall’associazione la cifra di Pordenone. Oltre all’autore interverranno Alessandra Guerra, direttrice della collana “Libertà di psicanalisi” della ETS e Antonella Silvestrini, presidente dell’Associazione “La cifra”.

Nel suo lavoro, Lévy mette in discussione l’attitudine a marchiare come definitivi i disagi dei bambini e la contabilizzazione e nomenclatura con cui si pre-determina lo stato futuro delle patologie di cui il bambino soffrirà da adulto. I bambini introducono un altro tempo, manifestano disturbi che nella stragrande maggioranza dei casi sono solo momentanei e la cui classificazione, anzi, non è di alcun interesse a fini terapeutici. I bambini hanno enormi capacità di trasformazione dei loro sintomi. Per questa ragione medicalizzare l’infanzia equivale a medicalizzare l’inconscio, negandolo.
“Il solo consiglio che posso dare è che, con i bambini, niente è mai deciso in anticipo.
C’è sempre la possibilità di un cambiamento e non esiste per loro un avvenire prestabilito. Anche nel caso in cui un bambino presenti disturbi importanti, non è possibile prevedere come questo bambino sarà fra 5, 10 o 15 anni”, spiega Robert Lévy. “Sfortunatamente ciò con cui ci confrontiamo in questo momento è la volontà tutta politica di prevedere l’avvenire del bambino per determinare lo stato futuro delle patologie. Al contrario, esistono solo disturbi momentanei, che possono essere cambiati e trasformati”.
La nomenclatura con cui vengono fissate le patologie non è altro che un modo di classificare i bambini in categorie fisse. Il sintomo del bambino, invece, introduce la parola nelle famiglie: “Troppo spesso il sintomo per il quale erano venuti scompare e appare qualcosa che per i genitori diviene il loro problema – scrive l’autore – problema di coppia oppure personale che non aveva potuto dirsi prima, ma che finalmente può dirsi, grazie all’arrivo del bambino”.

Robert Lévy é direttore scientifico di un Centro Medico Psico-Pedagogico a Parigi e ricercatore associato presso il Laboratorio di Psicanalisi e Psicopatologia Clinica dell’Université de Provence Aix-Marseille; è co-fondatore dell’Associazione di psicanalisi Analyse Freudienne, e promuove l’insegnamento della psicanalisi in Francia, Spagna, Cile, Argentina; é direttore dell’omonima rivista Analyse Freudienne Presse.

Con questo incontro l’associazione “la cifra” prosegue il progetto “La società nuova”.
L’appuntamento gode del patrocinio del Comune di Pordenone, e del sostegno degli sponsor Palazzetti, Autopiù, Libra, Regìa comunicazione per l’impresa, Tici, Tipolitografia Martin, Pmi Projects Molding Ideas.

Per informazioni visitare il sito www.pordenonecifrematica.com o scrivere a associazionelacifra@gmail.com

L’ingresso è libero