Federica Manzon – La nostalgia degli altri

Federica Manzon
La nostalgia degli altri

26 aprile 2017 ore 20,45

Conversazione con Gian Mario Villalta
Palazzo Badini
Pordenone

Con il patrocinio del Comune di Pordenone.

Una storia d’amore che esplora i diversi modi in cui si costruiscono le relazioni in un’epoca in cui la realtà incrocia e si confonde con il virtuale. Relazioni che si creano attraverso la narrazione e le parole, in una distanza in cui non c’è più il corpo a filtrare e ad avvicinare.

Più che di carezze, la storia di Lizzie e Adrian si nutre del rumore che fanno i messaggi quando arrivano. Eppure l’amore c’è e Federica Manzon, premio Selezione Campiello 2011, lo racconta nel suo ultimo romanzo “La nostalgia degli altri” edito da Feltrinelli, che l’autrice presenterà mercoledì 26 aprile alle 20,45 a Palazzo Badini, in una conversazione con Gian Mario Villalta organizzata dall’Associazione la cifra

Lizzie è volubile, egoista e piena di fascino, una dittatrice nata, circondata da una fama temeraria fin dall’adolescenza a Trieste. Adrian è timido, maldestro, incapace di fare una mossa audace, eppure è animato da desideri pericolosi. Entrambi hanno un passato in cui qualcosa è andato storto e ora si trovano a lavorare all’Acquario, una società che inventa giochi e mondi digitali.

La voce del narratore racconta la storia di Lizzie e Adrian, di come, pur non frequentandosi, ogni notte si scrivano e si innamorino. E quanto più i corpi si sottraggono e il contatto virtuale dilaga, tanto più cresce il loro innamoramento. In una Milano vivida, nei suoi tic, le terrazze, gli arrampicatori, le notti, i posti di lavoro che diventano posti di vita surrogata, e per contro una Trieste selvaggia da cui si può solo andar via. Adrian e Lizzie diventano, pagina dopo pagina, personaggi memorabili, immersi fino all’osso e malgrado loro stessi nella storia del loro amore, nello struggimento per tutto quello che non potrà mai essere.

Federica Manzon presenterà il suo nuovo romanzo, misterioso e appassionante, sull’identità e sulla necessità di nasconderla, sulla “emotività da scampati” e sulle “regole dell’attrazione”. Un’opera che sente, con rarissima pertinenza, la contemporaneità, che assorbe e metabolizza il meglio della letteratura americana ma che è prima di tutto una storia sulla fatica di capirsi quando ci si ama o si crede di amarsi. 

L’autrice, nata a Pordenone nel 1981, vive e lavora a Milano. Ha pubblicato il reportage narrativo Come si dice addio (2008) e il romanzo Di fama e di sventura (premio Rapallo Carige 2011 e premio Selezione Campiello 2011). Profondamente legata alla città di Trieste, collabora con il quotidiano “Il Piccolo” ed è redattrice della rivista “Nuovi Argomenti”. L’appuntamento rientra nelle iniziative dell’associazione la cifra, sostenute da Palazzetti, Autopiù, Tici, Libra, Regia comunicazione per l’impresa, Tipolitografia Martin, Pmi.