Gian Mario Villalta – Alla fine di un’infanzia felice

Incontro con Gian Mario Villalta – Alla fine di un’infanzia felice

mercoledì 19 giugno 2013

Pordenone, Convento S. Francesco, ore 20,45

L’associazione la cifra organizza un incontro con Gian Mario Villalta, mercoledì 19 giugno 2013, alle 20,45, al Convento di S. Francesco, per presentare  il suo ultimo romanzo Alla fine di un’infanzia felice (Mondadori), in una conversazione con Antonella Silvestrini.

Un manoscritto arriva a Guido, editor in una casa editrice, e lo costringe a confrontarsi con il proprio passato e a ripensare la propria vita, investito del ruolo di personaggio in un romanzo scritto dal suo miglior amico di infanzia. È spinto a intraprendere un viaggio nella memoria in cui si ritrova insieme personaggio, lettore e anche narratore. La storia è avvincente e magistralmente intessuta da Villalta, che tiene in equilibrio gli intrecci delle vicende con la poesia dei dettagli. Infiniti gli spunti e molte le letture possibili. Alla fine di un’infanzia felice è un romanzo sulla scrittura, sulla lettura e sulla vita, un formidabile strumento per intendere che tener conto della struttura narrativa della vita trae con sé serenità e lucidità.

La vita non è lineare, ci dice Villalta, ma “procede per strappi, per eventi imprevisti, per piccole e grandi catastrofi”. Un romanzo bello, intenso, che porta a ripensare alla propria storia, non a quella che crediamo di ricordare ma a ciò che di essa occorre scrivere.

Resta il messaggio che la verità non dimora nei ricordi: non basta ricordare per raccontare la propria storia. Ed è solo con lo sforzo di giungere al racconto che la vita prende valore. Viene dunque da chiedersi se la verità si recupera o si reinventa. Sono queste alcune delle questioni aperte che questo romanzo consegna al lettore, sollecitando letture altre e altri racconti.

Gian Mario Villalta (Pordenone, 1959) ha esordito come poeta, presentato da Antonio Porta su “Analfabeta” nel 1986. Tra le sue raccolte di poesie, Vedere al buio (Luca Sossella 2007) e, per la collana “Lo specchio”, Vanità della mente (Premio Viareggio). Altrettanto intensa la sua attività di studioso e di critico. Con Stefano Dal Bianco ha curato il Meridiano Le Poesie e prose scelte di Andrea Zanzotto.

Ha pubblicato i romanzi Tuo figlio (Mondadori 2004), Vita della mia vita (Mondadori 2006), e il saggio Padroni a casa nostra (Mondadori 2009). È direttore artistico di Pordenonelegge.

L’incontro è organizzato in collaborazione con FriulAdria Crédit Agricole, Palazzetti, Costam, Autopiù, Tici, Tipolitografia Martin, Libra e Regìa comunicazione per l’impresa.