L’audacia

incontri con
Antonella Silvestrini

13 febbraio 2019: Il lavoro senza sofferenza

20 febbraio 2019: Disciplina o eroismo?

28 febbraio 2019: Il miracolo senza superstizione

Via Traversagna, 4
Cordenons
Incontri di psicanalisi tenuti da Antonella Silvestrini e introdotti da Sonia Venerus

Chi è audace? Quando dilaga la mentalità che si fonda sulla contrapposizione tra bene e male, tra forte e debole o tra ricco e povero, l’audacia sembra essere prerogativa di chi si vanta di dire sempre quello che pensa, di chi è contro tutto e contro tutti, o di chi non ha paura di additare gli altri.
L’abitudine alla comodità e alla via facile alimenta fantasie di credito e di diritti acquisiti.
Ma ogni sentimento di rivalsa induce paradossalmente a delegare le scelte a figure credute portatrici di certezze che seducono attraverso il loro presunto decisionismo. È questo l’humus per il soggetto che, mettendo in risalto coraggio e sfrontatezza, trova le condizioni ideali per la propria affermazione.
Tutti i regimi totalitari si sono avvalsi di figure all’apparenza impavide che hanno trascinato le folle nella loro ascesa al potere. E, in fondo, questo può anche diventare il copione di un teatro domestico.
Considerare l’audacia prerogativa dell’eroe del momento porta a perderne di vista il valore che invece riguarda ciascuno, laddove sia avvertita l’urgenza di non aderire a stereotipi o soluzioni preconfezionate. L’audacia non abita l’oscillazione tra facile eroismo e inettitudine rivendicativa.
È istanza di ciascun giorno in cui constatiamo che le modalità idealistiche e altisonanti si infrangono sul fronte dell’occorrenza.
Senza audacia nessuna ricerca può essere avviata e la vita rischia di scivolare nell’abitudine alla sopravvivenza. Osare, rischiare andando oltre i nostri presunti limiti e certezze, ma senza fantasie di affermazione di sé, è l’unica chance per ciascuno di imbattersi nel “miracolo” e nella riuscita.